7 cose che la scuola non mi ha insegnato e che ho imparato viaggiando

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7 cose che la scuola non mi ha insegnato e che ho imparato viaggiando:

1. L’importanza di essere sé stessi

Se in questo momento penso ai tempi in cui entravo in quella classe alle scuole superiori, mi sedevo e trascorrevo la maggior parte del tempo a guardare fuori dalla finestra perchè non ne potevo più di ascoltare cose di cui effettivamente non mi fregava nulla, sorrido.

Sorrido perché a quell’epoca mi sentivo sbagliata, fuori luogo e diversa dalla maggior parte dei miei compagni.

Avevo già voglia di avventure, di scoprire il mondo vero e di leggere libri di viaggio o che mi interessavano veramente.

Volevo essere solo me stessa invece che omologarmi al resto delle persone che mi circondavano.

Non metto in dubbio ciò che ci insegnavano perchè alcune cose erano davvero sacrosante, ma metto in dubbio ciò che NON ci insegnavano.

Trovavo tremendo il fatto che ci insegnassero ad essere tutti uguali, ad avere gli stessi scopi e credere nelle stesse cose.

Tra quelle quattro mura nessuno mi ha mai insegnato ad apprezzarmi, ad amarmi e a coltivare i valori del mio solo e inimitabile io.

Ero solo un numero, che doveva ragionare e comportarsi nello stesso modo di tutti gli altri, rispettare le regole, stare seduta, non distrarmi, studiare ciò che dicevano loro e reprimere la mia creatività.

Avrei dato oro per trovare qualcuno che mi insegnasse quanto sia fondamentale riuscire ad essere sé stessi in questa vita.

Avrei voluto imparare lì l’importanza di non diventare a tutti i costi come chiunque, che finisce a trascorrere l’unica vita che ha nella grande ruota del “lavora, compra compulsivamente e muori”.

Invece l’ho imparato da sola, cadendo più volte e soprattutto perdendomi tra le strade dello straordinario mondo in cui ci troviamo.

Viaggiare mi ha insegnato a far cadere tutte le maschere che portiamo per essere accettati dalla società malata in cui siamo.

Mi ha insegnato che non c’è nulla di più sacro a questo mondo che essere sé stessi, credere nei propri valori e fregarsene del giudizio di chi ti vede diverso e non è in grado di aprire gli occhi.

Ho imparato tutto questo viaggiando, non di certo tra i banchi di scuola.

2. Comprendere e gestire il denaro

Non ricordo mezza volta in cui a scuola qualcuno mi abbia insegnato il vero valore dei soldi e che solo imparando a gestirli nel modo giusto la vita sarebbe stata molto più semplice.

Si parlava di tutto in quelle ore, dall’invasione barbarica ai problemi di geometria, ma mai una volta in cui si sia accennato un discorso così importante per ciascuno di noi.

Mi sta molto a cuore questo aspetto perché mi rendo davvero conto di come le persone non sappiano minimamente gestire il proprio denaro e non capiscono quanto tempo della loro preziosa vita buttano via per guadagnarlo e successivamente poi sprecarlo in oggetti inutili e costosi.

Non è colpa di noi persone, sia chiaro, ma solo di questo dannato sistema.

Capita spesso che le persone si ossessionano nel capire dove trovo i soldi per viaggiare invece di capire perchè loro non riescono a metterli da parte.

Questo perché a scuola nessuno ci ha insegnato il grande valore del risparmio.

La maggior parte di noi trascorre questa vita solo a consumare, spendere e sperperare, perdendosi in shopping e rimanendo incantati da pubblicità di ogni tipo da cui veniamo invasi quotidianamente.

Non sanno che i soldi vanno studiati, capiti, gestiti in modo intelligente, investiti e che con delle semplicissime abitudini ci si può ritrovare a fine anno con un bel gruzzolo da parte per realizzare poi i propri sogni.

Nessuno me lo ha insegnato in quegli anni ma ho dovuto scoprirlo da sola, viaggiando, calcolando ogni spostamento e comprendendo il vero valore dei soldi.

3. Affrontare le difficoltà che si presentano nella vita

Non credo di ricordare che un professore mi abbia mai insegnato ad affrontare nel modo giusto le difficoltà che inevitabilmente si presentano nelle nostre vite.

Nessuno mi ha mai insegnato tra quei banchi ad essere forte, a capire i problemi, ad analizzarli e affrontarli a mente aperta.

Alle elementari mi dicevano di stare seduta e zitta, alle medie mi dicevano di studiare e di ottenere bei voti e alle superiori mi spingevano a continuare gli studi all’Università.

Ma mai e dico mai qualcuno che sia stato capace di insegnarmi a gestire le difficoltà.

Ho dovuto iniziare a viaggiare per imparare solo con le mie forze a non avere paura dei problemi e delle sfide della vita.

Ho dovuto leggere da sola libri di psicologia e crescita personale e sono dovuta cadere più volte per imparare come poi rialzarmi.

4. Il mondo non è affatto un posto pericoloso come ci fanno credere in televisione

Chissà come sarebbe stato se ai tempi delle superiori avessi avuto un professore che si fosse degnato di dirmi di non credere a tutto quello che trasmettono in televisione.

Un professore che mi avesse spinto a sperimentare fin da subito le cose, attraverso esperienze dirette e guardando con i miei stessi occhi ciò che succede veramente nel mondo.

Mi avrebbe sicuramente facilitato la vita, mi avrebbe resa una ragazza libera fin da giovane e mi avrebbe aperto gli occhi per davvero.

Avrei capito subito che il mondo è un posto meraviglioso e non così duro, agghiacciante e pericoloso come credevo ai tempi, leggendo giornali e guardando i notiziari con la mia famiglia a cena.

Avrei avuto meno paura delle persone, meno paura della scoperta e meno paura di uscire dalla mia zona di comfort.

Non avrei avuto in testa solo omicidi, stupri, malattie, povertà e l’idea che questo pianeta era solo un brutto posto.

Ho dovuto iniziare a viaggiare per capirlo, capire che guardando la televisione finiamo in un vortice di depressione indescrivibile e che in realtà là fuori il male è molto minore del bene.

Ci sono di sicuro posti pericolosi, persone orrende e situazioni problematiche ma posso assicurarvi che sono molto meno di ciò che ci fanno credere.

5. La vita è piena di alternative

Una domanda che mi sono sempre posta ai tempi della scuola è: “c’è qualche alternativa in questa vita o devo per forza diplomarmi, iscrivermi all’Università, lavorare, fare figli e morire?”

Me lo chiedevo spesso perchè sembrava davvero che la vita fosse tutta qui.

A scuola si parlava solo di avere ottimi voti, ottenere una laurea, trovare un lavoro prestigioso e ti mettevano in testa che saresti stato giusto solo seguendo questo percorso.

Se avessi fatto il contrario non ti saresti mai realizzato, saresti finito in miseria e la tua vita sarebbe stato un vero fallimento.

Poi grazie all’Universo ho iniziato a viaggiare, ad aprire la mente e gli occhi e ho compreso finalmente che il mondo è pieno di alternative meravigliose, che non devi per forza laurearti per vivere bene e che ognuno di noi può intraprendere migliaia di percorsi diversi e tutti straordinari.

Non esiste un percorso unico per tutti e anche questo l’ho dovuto imparare da sola e non a scuola.

6 Fallire è normale

Quando a scuola prendevo un brutto voto o non superavo un test mi facevano sentire sbagliata, stupida e inutile.

Era come se, avendo preso quel brutto voto, io valessi meno e che fossi stata una nullafacente.

Così per tutta la vita sono stata convinta che fallire fosse una cosa orrenda e che fallendo sarei stata destinata ad essere sconfitta per sempre.

Poi viaggiando e praticando percorsi di crescita personale, sono arrivata alla conclusione che non c’è assolutamente nulla di male nel fallire.

Fallire è normalissimo e quando succede ci rende ancora più forti e ci fa scoprire ancor di più la grande potenza che risiede in ognuno di noi.

Da sola ho capito che fallire è fondamentale e che non ci rende assolutamente né più stupidi né più indietro di altri.
Fallire è umano e a volte è anche meglio di vincere perché è solo toccando il fondo che riusciamo a darci la spinta per salire ancora più in alto.

7 La vita è qui e ora, non nel futuro

Tutto quello che fanno a scuola è parlare ossessivamente del futuro, del futuro, del futuro e ancora del futuro.

Il loro scopo è quello di prepararti al futuro ma non quello di farti vivere bene nel presente, che è l’unico momento di cui dovremmo avere cura.

Infatti viaggiando e imparando a meditare ho capito più che mai quanto sia profondamente sbagliato essere ossessionati dal futuro o vivere schiavi del passato.

Disponiamo di un solo e straordinario momento, che è il presente.

Solo dimorando nel qui e ora saremo in grado di essere veramente felici e di vivere con armonia.

Il futuro non esiste tanto quanto non esiste più il passato.

Nessun professore mi ha mai detto tutte queste cose, nessuno a scuola mi ha mai incoraggiato a trovare il mio vero scopo e a vivere una vita vera, non banale e superficiale.

Nessuno mi ha insegnato a essere gentile con il prossimo, ad amare ed essere amata, a cadere e poi a rialzarmi.

Ho dovuto scoprirlo da sola, iniziando a perdermi nel mondo e perdermi dentro me stessa.

Auguro a ognuno di voi di fare lo stesso e di capire che non è mai troppo tardi per imparare queste meravigliose cose.

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