Mollare una vita scontata e vivere in van esplorando il mondo. Si può? Certo che sì.

Tempo di lettura: 7 minuti

Mollare una vita scontata e vivere in van esplorando il mondo. Si può? Certo che sì.

Ho deciso di iniziare a raccontare storie di persone che hanno scelto di vivere la loro vita in maniera alternativa, che hanno scelto di inseguire la vera felicità e di provare la beatitudine della vera libertà.

Una libertà che va oltre i sistemi impostati, i pregiudizi, le credenze limitanti e le paure.

Ho deciso di farlo attraverso delle interviste, per poter, chissà, magari ispirare qualcuno di voi e per farvi comprendere ancora più a fondo che la vita è piena di percorsi alternativi, come dico sempre, e che a volte basta buttarsi per riuscire a realizzare i propri sogni e vivere una vita degna di essere chiamata vita.

La prima intervista è dedicata a due ragazzi, a due ragazzi come tanti, che a differenza di molti però hanno seguito il loro istinto e hanno deciso di dare un senso alla loro unica esistenza.

Apri la mente, fatti ispirare e sogna con me attraverso le loro parole.

1 Chi Siete, Cosa Fate?

Ciao, siamo i due Vagabondi: Mara, 28 anni di Biandronno in provincia di Varese e Danilo, 30 anni di Ascoli Piceno.

Ci siamo conosciuti agli inizi del 2016 per caso in Australia e da quel giorno viaggiamo il mondo insieme a tempo indeterminato.

Attualmente stiamo cercando di completare la Panamericana in Van, che è la nostra casa.

2 Incredibile, che viaggio pazzesco. Raccontate a chi vi legge di questa vostra vita alternativa e di come vi ha portato valore, di come ha arricchito la vostra esperienza.

Ci siamo sempre sentiti, già dalle prime esperienze di questo tipo, più consapevoli delle nostre ricchezze morali.

Infatti abbiamo notato più che mai come il viaggio fa proprio questo: ti insegna a cogliere i valori umani e sociali che vanno oltre il materialismo a cui sempre più spesso siamo abituati in questa società.

Viaggiare ci ha insegnato a vivere con poco, con lo stretto indispensabile, e a guardare il mondo con occhi diversi: più consapevoli delle proprie fortune.

3 È esattamente quello che ha insegnato anche a me. Voi vivete in Van giusto? Perché avete deciso di vivere in Van?

Si, viviamo in Van dagli inizi del 2020.

Abbiamo preso questa decisione dopo un viaggio in Nuova Zelanda: in quell’avventura abbiamo sperimentato per la prima volta la vita “on the road” con una macchina camperizzata che ci ha fatto innamorare di uno stile di vita e di viaggio che si addice perfettamente alle nostre idee.

Il Van per noi rappresenta un modo minimalistico per vivere e il mezzo perfetto per viaggiare: lentamente e a stretto contatto con la natura.

4 Insomma una vita ai ritmi della natura, sempre insieme, visitando e scoprendo gli angoli più nascosti e belli del mondo… ma la domanda sorge spontanea, e molti lettori sono sicura che già se lo stanno chiedendo, ma come vi mantenete?
Dove prendete i soldi per vivere una vita del genere?

E’ forse la domanda che più ci viene posta da quando abbiamo deciso di condividere le nostre avventure sul web.

Per i primi anni, abbiamo sempre alternato il viaggio al lavoro: questo ci ha permesso di poter viaggiare mediante l’uso dei nostri risparmi, perché risparmiare è importantissimo e dovrebbero farlo tutti.

Oggi, oltre al lavoro stagionale, portiamo avanti diversi progetti online: Youtube, dove potete seguire le nostre avventure, collaborazioni, vendita di foto e lezioni di lingue.

Quindi ci arrangiamo sempre e in un modo o nell’altro riusciamo sempre a guadagnare, perché non esiste solo il lavoro a cui ci hanno abituati, la vita è piena di alternative di guadagno meravigliose.

5 Esattamente, ed è proprio quello che cerco di dire sempre a chi mi legge. Quindi non bisogna essere ricchi per avere questo stile di vita?

Assolutamente no! Al contrario di quanto si pensa, vivere in viaggio, se fatto con criterio ed attenzione, può costare meno che vivere in maniera convenzionale.

Quello che bisogna comprendere e che in molti confondono, è che viaggiare a tempo indeterminato, non significa andare in vacanza.

E’ uno stile di vita a tutti gli effetti e come tale, ha bisogno anche di sacrifici e rinunce.

A conti fatti, paradossalmente, costa di più star fermi in una qualsiasi città italiana che vivere in viaggio.

6 Io personalmente spendo di più a casa in Italia che durante i miei viaggi con Ste. Volevo chiedervi: come viene vista la vostra scelta di vita dall’esterno e da parenti e amici?

Non essendo uno stile di vita convenzionale, è un argomento che divide:

se da una parte ci sono tantissime persone che ammirano la scelta, la sostengono e addirittura incitano a continuarla, dall’altra ci sono molti che rimangono perplessi.

Fortunatamente i nostri amici e parenti hanno superato la “fase” iniziale di dubbi e incertezze legate ad una scelta che fa e continuerà a far discutere perché si contrappone all’idea di vita tradizionalista e al senso di realizzazione percepito dalla società.

7 Esattamente, il punto è proprio questo. Una vita del genere viene vista in modo strano perché dal giorno uno in cui siamo su questa terra ci dicono di andare a scuola, all’università, di trovare un lavoro fisso, sposarti e fare figli; se fai una cosa diversa da questa allora sei pazzo e sbagliato. Speriamo che la gente prima o poi capisca che la vita è molto altro di quello che vogliono farci credere per tenerci buoni buoni e piccoli piccoli.
Ma cosa vi ha spinto anni fa a intraprendere questo stile di vita e ad andare “contro” ciò che questa società in cui viviamo vuole per noi?

Onestamente non è facile sintetizzare l’insieme di pensieri ed emozioni che ti spingono a fare un “tuffo nel vuoto” come questo.

La voglia di scoprire nuovi orizzonti, l’idea di vivere una vita ancora non scritta, la speranza di conoscere e conoscersi, sono alcuni dei motivi che ci hanno spinto a partire.

8 Favoloso! Che vita sarebbe senza la scoperta, l’abbandono del porto sicuro, l’arricchimento culturale, l’adrenalina e le emozioni che scaturiscono viaggiando?
E cosa direste a quella persona che non è soddisfatta della propria vita, che si sente stretta e infelice? Cosa gli consigliereste di fare?

CAMBIARE: una parola a cui si cerca di dare un significato negativo che però rappresenta l’essenza della vita.

Il cambiamento genera incertezza e per questo motivo viene vissuto con spavento. L’uomo ha sempre cercato sicurezze nella vita, anche se la vita, di principio è tutto tranne che certa.

Per paura di cambiare, si preferisce vivere l’infelicità di un rapporto, la frustrazione di un lavoro, l’insoddisfazione del quotidiano.

Bisogna trovare il coraggio di mettersi in gioco e dar fiducia ai propri istinti: perché la vita, per quanto ne sappiamo, è una sola… e dobbiamo viverla a pieno, senza rimpianti!

9 Già, una vita sola, nonché nome di questo blog, avete toccato il punto di ogni cosa.
Vivere in questo modo vi fa sentire pienamente vivi o a volte vi sentite pentiti di non aver intrapreso un percorso classico?

Al momento, vivere in questo modo è ciò che ci fa stare bene e ci fa sentire pienamente vivi: questo però non vuol dire che in futuro le cose non possano cambiare.

Alla base del nostro modo di vivere c’è la ricerca del benessere mentale in continua evoluzione.

10 Il benessere mentale è la prima cosa a cui ogni persona dovrebbe aspirare, senza paura e fregandosene dei giudizi.
Sapete quello che mi ha colpito più di voi? Che sembrate davvero innamorati e contenti. Quando mi guardo intorno vedo tante coppie distanti, stressate e infelici. Non credete che lo stile di vita che avete scelto sia un magnifico modo per scappare da quella solita routine fatta di casa, lavoro e mancanza di tempo che divide e allontana le persone?

Assolutamente si. Molte coppie sono vittime della quotidianità: dell’abitudine che spegne la fiamma e li fa vivere vicini fisicamente, ma distanti emotivamente.

Questo stile di vita ci ha fatto imparare ad essere, ancor prima che amanti, AMICI.

Viviamo ogni giorno insieme da quando ci siamo conosciuti. Il condividere tutte le sfaccettature della vita, 24 ore al giorno, permette di affrontare i problemi di coppia (qualora si dovessero presentare) in maniera più aperta e sincera, senza il bisogno di sotterfugi.

11 Io credo che sia proprio la chiave di una relazione questa. Essere amici ancor prima di fidanzati e condividere del tempo di qualità insieme, che dovrebbe andare oltre alla cena del sabato sera o al cinema della domenica. Altrimenti sto insieme a qualcuno che non conosco affatto.
Detto questo, so bene che il presente è tutto ciò che abbiamo, ma se dovessimo dare una sbirciata al futuro, voi il vostro, come ve lo immaginate? Avete dei progetti?

Ultimamente abbiamo imparato, anche a causa della pandemia, a non progettare troppo, soprattutto nel lungo termine, perché in ogni momento, tutto può cambiare.

Non abbiamo quindi un’idea fissa che inseguiamo, ma dei sogni che ci piacerebbe realizzare: uno di quelli, oltre a completare il giro del mondo, é quello di una piccola casa autosufficiente in campagna dove poter coltivare il proprio orto e continuare a mantenere uno stretto contatto con la natura, in maniera semplice e minimalista.

12 Avete la mia stessa idea di futuro, meraviglioso tutto ciò. Concludiamo questa intervista con un vostro motto o un modo di dire che usate spesso e che vi sentite di condividere con chi leggerà queste parole.

Con l’augurio che possa ispirarvi cambiamento, vogliamo lasciarvi con una citazione che ci appartiene molto, che ci ha fatto riflettere e che ci ha spinto a partire:

“Tra vent’anni non sarete delusi delle cose che avete fatto ma da quelle che non avete fatto. Allora levate l’ancora, abbandonate i porti sicuri, catturate il vento nelle vostre vele. Esplorate. Sognate. Scoprite.” Mark Twain

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