Perché anche se abbiamo tutto ci sentiamo così soli?
Siamo nati dalla parte giusta del mondo, abbiamo la fortuna di svegliarci ogni mattina e scegliere che piega dare alla nostra giornata, abbiamo un tetto sopra la testa che ci scalda e ci fa sentire protetti nei giorni di pioggia, ci nutriamo quando e come vogliamo, possiamo scegliere di fare vacanze al mare o in montagna e qualsiasi cosa desideriamo la compriamo senza pensarci troppo.
Le nostre case sono sommerse di vestiti e soprammobili, nel nostro garage è riposta una macchina nuova, abbiamo le dispense colme di cibo di ogni tipo, godiamo del fatto di poter utilizzare i nostri occhi per guardare i colori che ci circondano e le nostre orecchie per sentire i suoni del mondo.
Dopo le svariate guerre, le malattie e la povertà che l’uomo prima del nostro arrivo ha subito ora possiamo finalmente godere di un benessere mai visto prima e anche se spesso lo sottovalutiamo è così.
Nessuno ci punta una pistola addosso obbligandoci a fare lavori forzati e niente là fuori ci mette in condizione di essere depressi,frustrati e soli eppure noi ci sentiamo perennemente così.
Abbiamo tutto ed è come se non avessimo niente.
Perché ci sentiamo così soli?
Fin dall’alba dei tempi l’essere umano, che è decisamente un animale, ha sempre cercato di far parte di una comunità, di una tribù o di qualcosa che permettesse di condividere la propria vita con i suoi simili.
Ha sempre cercato di stare insieme agli altri, di condividere il poco che aveva, di sentirsi parte di un qualcosa.
Ma con l’arrivo di questo grande benessere, che si è manifestato nella maggior parte delle zone del mondo, ha deciso di chiudersi in se stesso e di vivere soltanto tentando di compiacere il proprio egoismo, dimenticandosi che la felicità è reale soltanto se condivisa.
Il progresso tecnologico, per quanto in molti casi abbia aiutato l’evoluzione, in altri ci ha portato a credere di non aver bisogno di nessuno là fuori.
E quindi ci siamo ritrovati chiusi nelle nostre case o nei nostri uffici a passare il dito compulsivamente tra un post e un altro di instagram, dimenticandoci com’è abbracciare qualcuno.
L’uomo ha deciso di isolarsi e di perdersi nella solitudine di se stesso e questa è la causa di tutti i malesseri e le frustrazioni con cui combatte ogni giorno.
La tecnologia non potrà mai sostituire la vita vera:
La maggior parte delle persone ha perso completamente il senso della vita reale, quella fatta di abbracci e affetto, per vivere una vita digitalizzata, finta e con poca sostanza.
La vita è molto di più di trascorrere ore a guardare quello che fanno persone che conosci a malapena attraverso uno schermo di un telefono ma è fatta di abbracci e calore umano.
Perso questo si perde tutto.
Possiamo avere tutti gli oggetti materiali più costosi di questo pianeta e l’ultimo modello di smartphone ma se non siamo circondati da persone che vibrano alla nostra stessa frequenza rimarremo sempre vuoti e infelici.
Avete idea di quanto sia bello abbracciare profondamente qualcuno a cui si vuole bene o parlare guardandosi negli occhi?
Sono tutte cose che la tecnologia non potrà mai sostituire.
Come possiamo uscire da questa situazione e sentirci meno soli?
La risposta è semplicissima: tornando a stringere vere amicizie, scegliere con cura le persone con cui passare il nostro prezioso tempo, quelle che ci regalano sorrisi e che danno un valore aggiunto alla nostra vita.
Siamo la generazione più depressa che ci sia mai stata anche se godiamo di un benessere mai visto prima e quando eviteremo di autoisolarci nelle nostre quattro mura domestiche e torneremo a condividere momenti con gli altri la solitudine passerà.
Impariamo a cercare il vero amore, a prenderci cura degli altri, a circondarci di buone vibrazioni e a viaggiare.
Viaggiare può essere la cura definitiva alla tua solitudine:
Viaggiando incontrerai persone come te ovunque, arricchiranno la tua vita e si prenderanno cura della tua solitudine inconsapevolmente.
Quando viaggi e ti perdi tra le situazioni che la vita ti presenta in quel momento ti senti più connesso alle persone che hai intorno, sei più empatico, il tuo cuore è aperto e inizi a capire cosa è importante e cosa non lo è.
Capisci che non ti serve rifugiarti nella tecnologia e che per superare la tua solitudine e il tuo malessere hai bisogno di altro.
Hai bisogno di riscoprire la bellezza straordinaria dei rapporti umani, di emozionarti guardando un tramonto e di capire quanto è bella la vita reale lì fuori.
Solo così non sarai mai solo.

Ciao sono Giulia, viaggiatrice zaino in spalla, copywriter e amante della vita in tutti i suoi aspetti. Il mio scopo è quello di ispirare le persone, attraverso le mie parole, a scoprire il mondo, vivere la vita che desiderano davvero, valorizzare il proprio limitato tempo e sorridere sempre.