Perché uscire dalla bolla della società cambierà la tua vita in meglio?
Non è segno di salute mentale adattarsi in una società profondamente malata.
Krishnamurti, uno dei filosofi che ammiro di più al mondo, disse questo.
Quanta verità in una frase del genere.
Se ci guardiamo intorno con attenzione, in ogni istante della nostra giornata, noteremo che ci sono tantissime persone depresse, tristi, ansiose, frustrate e arrabbiate.
Se facciamo più attenzione alle persone che ci stanno vicino non potremo non accorgerci che alcuni di loro ricorrono a psicofarmaci abitualmente per reprimere un dolore immenso che vive al loro interno.
Ovunque vado ultimamente percepisco solo nervosismo e molta cattiveria.
E no, non è solo colpa del Corona virus.
Ci siamo mai chiesti come mai si è arrivati a tanto?
Dobbiamo purtroppo renderci conto che la società in cui viviamo è profondamente disfunzionale e malata.
Una società che esalta il materialismo, i soldi, la fama, il successo, le macchine lussuose e tutto ciò che è artificiale.
Una società che ti fa sentire sbagliato se non pieghi la testa 10 ore al giorno e lavori.
Una società che ti fa credere di essere stupido se non vuoi iscriverti all’università perché nella vita hai altre ambizioni.
Una società che infonde paura e terrore psicologico ogni volta che accendi la televisione.
Una società che impone all’uomo di assumere una forma esteriore, di creare un’illusione, che impone di mettere una maschera per poter prendere parte a tutto ciò.
Ci ha isolato dalla vita vera, dalla nostra vera essenza, per manipolarci in ogni modo possibile e immaginabile.
Ero diventata come il criceto che avevo da piccola.
C’è stato un periodo della mia vita in cui ero veramente convinta di essere diventata un criceto. Un criceto di quelli domestici.
Continuavo a correre, correre e correre dentro questa ruota, credendo di andare da qualche parte, mentre in realtà non mi muovevo assolutamente.
Dopo un periodo di riflessione trascorso tra qualche viaggio e l’altro sono arrivata a una realizzazione personale che sono sicura può aiutare qualcuno di voi, soprattutto se quel qualcuno, in questo momento, si sente un cricetino che corre dentro la ruota e soprattutto se quel qualcuno sta pensando di cambiare vita.
Avete mai pensato perché tantissime persone hanno una “crisi d’identità”?
Abbiamo una crisi d’identità perché ci ritroviamo a vivere una vita non nostra.
Nella maggior parte dei casi, il lavoro che facciamo non è il lavoro che vorremmo davvero fare, dipendiamo da cose materiali, rimaniamo legati a persone che non amiamo davvero, siamo incastrati in finanziamenti a lunghissimo termine e ci indebitiamo per avere una villa grande con giardino.
E come riusciamo a sopravvivere e ad adattarci a questa grande recita?
Prendendo psicofarmaci, medicine, buttandoci in alcol e a volte in droghe. Già.
Ci riduciamo in questo modo per adattarci a tutto questo, per essere in grado di andare in ufficio ogni giorno per 10 ore, per assecondare le aspettative della società e spesso dei nostri genitori e dei nostri amici.
I sintomi che abbiamo sono normalissimi in condizioni del genere.
Non c’è nulla che non va in noi.
L’ansia, gli sbalzi d’umore e gli attacchi di panico ci vengono perché ci troviamo in un contesto non sano.
Non siamo sbagliati noi ma è sbagliato tutto ciò che abbiamo intorno.
La ruota del criceto in cui inevitabilmente finiamo è cosi:
-Andare al lavoro
-Cercare di guadagnare più soldi possibili
-Fare famiglia
-Impegnarci con finanziamenti e mutui a infinita scadenza
Ci sono delle trappole con cui la società ci tiene in questa ruota, trappole purtroppo invisibili per molte persone ma ben chiare per altre.
Queste trappole sono:
1 La paura
Con la paura è molto semplice tenere le persone sempre al proprio posto perché più siamo impauriti e più siamo manipolabili.
Basta accendere la televisione un minuto, magari mentre ci stiamo godendo la cena, per essere letteralmente inondati da notizie negative e spaventose, gonfiate nella maggiore delle ipotesi.
E dico gonfiate perché l’ho vissuto in prima persona l’anno scorso.
Mi trovavo nelle Filippine con Ste, a Coron island e, sapevamo che era previsto l’arrivo di un tifone in quei giorni.
Il tifone arrivò e fece qualche danno ma, assolutamente, niente di grave.
La mattina presto del giorno dopo abbiamo ricevuto tantissime chiamate da parte di amici disperati che avendo guardato il telegiornale erano convinti che fossimo morti.
Ebbene sì, perché i notiziari in televisione avevano mandato immagini di migliaia di morti nelle Filippine a causa di questo tifone, esagerando la situazione a livelli estremi.
E così succede ogni volta che ci fanno credere che il mondo fuori dalle nostre quattro mura domestiche è un mondo cattivo e pericoloso.
Ci mettono in testa che l’India è un paese terribile, che in Africa ti uccidono e ti seppelliscono nel deserto e che in Mozambico ti sparano e poi ti affogano.
Quando in realtà, personalmente, dopo aver dormito in stazioni dall’altra parte del mondo e aver fatto autostop ovunque, l’unico problema che ho avuto è stato proprio nel bel paese, a Milano.
Siamo arrivati ad aver paura di tutto, ad aver paura del nostro mondo esteriore e soprattutto di quello interiore.
2 I soldi
Purtroppo al giorno d’oggi i soldi servono per qualsiasi cosa in questa società.
Abbiamo bisogno di soldi per sopravvivere, per mangiare, per dormire e per coprirci dal freddo; per non parlare di tutto quello che ci fanno credere indispensabile per noi.
I soldi, oltre a permetterci di sopravvivere, sono indispensabili per aiutarci a riempire quel vuoto che inevitabilmente abbiamo dentro.
Compensiamo questo vuoto acquistando compulsivamente oggetti, accessori, vestiti, credendo che sia la soluzione giusta.
3 Il Tempo
Siamo arrivati a non avere più tempo nemmeno per chiederci se siamo davvero felici, perché lo diamo via tutto per lavorare e guadagnare soldi.
Diamo via la nostra vita per dei pezzi di carta che usiamo per rimanere imprigionati in finanziamenti infiniti e mutui, quando in realtà la vera soluzione sarebbe quella di non comprare ciò che non ci possiamo permettere.
È una cruda realtà, ne sono consapevole.
Come sono anche consapevole del fatto che non è semplice fermarsi e scendere da questa ruota e per molti soprattutto capire di esserci dentro.
Purtroppo questo sistema ci prende l’anima, ed è per questo che tantissime persone in Occidente non sanno nemmeno più cosa sia l’anima.
Naturalmente ci sono persone che sono felici anche in questa società, amano il loro lavoro e sono soddisfatte della loro vita, ma sicuramente sono la minoranza.
C’è una soluzione per uscire da questa ruota?
Se pensi che questa società e questo modo di vivere non facciano più per te devi assolutamente riprendere il controllo della tua vita.
Se ti ritrovi anche tu in questa ruota infinita e vuoi esprimere la tua vera essenza ma non riesci, devi porti come obiettivo quello di trovare una soluzione.
Fatti un esame di coscienza molto profondo e trova la tua personale via d’uscita.
Prova a capire come guadagnare soldi senza buttare l’unica vita che hai.
Valuta tutte le tue risorse, le tue competenze e i tuoi veri valori.
Riconsidera tutti i tuoi costi.
Crea la tua indipendenza.
Diventa la tua più grande risorsa, perché davvero ci sono infinite strade che puoi prendere.
Vai dentro le tue crisi e dentro i tuoi problemi per capire cosa c’è che non va nel tuo stile di vita.
Mettiti in un contesto nuovo, cambia aria, parti, concediti quel viaggio o quell’esperienza che hai sempre voluto fare, non avere paura di uscire dagli schemi e non avere paura di essere giudicato.
Se hai paura di cambiare vita ti consiglio di leggere questa lettera assolutamente, ti aiuterà molto.
Il giudizio ti renderà ancora più forte di quello che sei.
Se rimani per sempre nella situazione in cui ti trovi ora difficilmente riuscirai a creare qualcosa di nuovo, qualcosa di più adatto ai tuoi valori e alle tue esigenze.
Qui hai le stesse identiche abitudini da anni, hai le stesse relazioni, gli stessi impegni.
Le stesse cose che ti fanno mancare l’aria.
Uscire dalla comfort zone ti aiuterà finalmente a fare chiarezza su tanti aspetti e vivere la vita che meriti davvero.
Rimarrai sorpreso dalla persona che puoi diventare se abbandoni la situazione in cui sei.
Anziché fare finta di non sentire la timida voce della tua anima che in ogni modo ti dice di cambiare vita forse è il caso di iniziare ad ascoltarla per davvero.
Personalmente, spesso, ho soffocato quella povera vocina che non sapeva più come farsi notare, per tanto tempo ho sofferto credendo di non avere alternative.
Ma poi ho creato una vita adatta a me, alla mia vera essenza e ci sto lavorando continuamente ogni giorno.
Non è stato semplice, no, ma sentivo la necessità di vivere una vita vera, fatta di viaggi ed avventure, di natura e di spensieratezza e di lavori più in linea con il mio essere.
Mi sono posta una domanda importante che mi ha aiutato e spero possa aiutare anche te:
Quale tipo di vita mi farebbe eliminare definitivamente l’ansia?
E l’ho creata e continuerò a crearla per il resto dei giorni in cui vivrò in questo corpo e camminerò su questo mondo.
Perché sono qui per vivere e non per sopravvivere.
Proprio come ognuno di voi.

Ciao sono Giulia, viaggiatrice zaino in spalla, copywriter e amante della vita in tutti i suoi aspetti. Il mio scopo è quello di ispirare le persone, attraverso le mie parole, a scoprire il mondo, vivere la vita che desiderano davvero, valorizzare il proprio limitato tempo e sorridere sempre.
Tutto giusto, ma se hai una famiglia da portare avanti, ti scontri con la cruda realtà della sopravvivenza, oggi sempre più cruda. Allora è difficile superare tutto ciò.
Comunque grazie sono riflessioni molto belle e importanti
Un abbraccio.
Ciao e grazie per il tuo commento:)
Ricorda che davvero c’è sempre una soluzione a tutto.
Sono consapevole del fatto che sicuramente per alcune persone è molto più difficile che per altre, ma difficile non vuol dire impossibile.
Basta volerlo profondamente.
Mi permetto di dire questo perchè durante l’ arco della mia vita ho conosciuto molte famiglie che, stanche della loro situazione, si sono reinventate, hanno venduto tutto e hanno cambiato vita.
In ogni caso spero che riuscirai sempre a trovare la felicità.
Grazie mille a te di nuovo, buona giornata 🙂
Bellissima riflessione , anche l’ analisi della società iper materialista che anch’ io non condivido , immagino tu vivevi a Milano.Anch’ io vorrei cambiare vita e mi sono sentito me stesso solo nei viaggi in oriente e rimango qui a lavorare solo per tirare su mio figlio sennò sarei già scappato per una vita più spartana e più vera .grazie per la ventata di aria fresca che ho avuto leggendo le tue riflessioni un saluto
Ciao Pier esattamente così, immagino e capisco cosa provi. La leggerezza che si prova in Oriente è davvero una sensazione speciale:) Un bacio