Viaggio nella foresta amazzonica peruviana: mini guida

Tempo di lettura: 8 minuti

Seguo lo sciamano Ayahuaschero verso la piccola barca che ci porterà a casa sua nella selva e finisco tra le bancarelle sgangherate di un mercato. Non riesco a stargli dietro per via delle centinaia di persone che tentano di vendermi spiedini di vermi, teste di coccodrillo grigliate, pozioni da bere per attirare soldi e fortuna, medicine naturali di ogni tipo e frutta dalle forme più assurde.

La puzza è insopportabile, il chiasso è tremendo e i mosquitos mi hanno già divorato le gambe. Fa terribilmente caldo e sono completamente sudata. Sono solo le 8 di mattina. Andiamo bene.

Riesco a prendere la barchetta attraversando passerelle di legno instabili, la stessa barchetta che mi porterà a casa sua, dove starò cinque giorni a sperimentare la medicina sciamanica senza connessione, acqua pulita per lavarsi e corrente elettrica.

Tra me e me penso, come capita spesso in queste occasioni: “ma non potevo nascere una persona normale?”

Navigo attraverso il Rio delle amazzoni con persone tutte ammassate, delfini che sbucano dalle acque torbide e farfalle colorate che svolazzano. C’è chi fa colazione con pollo fritto sdraiato sull’amaca che ha appeso alle travi della barca e chi legge il giornale.

La spazzatura è ovunque e mi chiedo come ci si possa dimenticare di vivere nel polmone verde del pianeta terra.

In lontananza scorgo come procede lenta la vita nei villaggetti sul rio. Le persone si ritrovano al fiume marrone per lavare i pochi panni che possiedono, passano navi cariche di intere piantagioni di platani, vecchi pescatori pescano il pranzo con canoe in legno da cui entra acqua e i bambini giocano sporchi e a piedi nudi con qualche machete in mano.

Ci siamo per davvero… welcome to Amazzonia!

Perché decidere di fare un viaggio qui?

Perché è la più grande foresta di tutto il pianeta terra, il vero polmone verde del mondo, un luogo surreale che ti rapirà con tutta la potenza della sua natura più viva e ti farà vivere avventure davvero incredibili, proprio com’è successo a me.

È un grandissimo onore poter mettere piede in un luogo così surreale e affascinante.

La foresta ospita un’enorme varietà biologica e comprende tantissime specie di animali e vegetali differenti e uniche nel loro genere che sono certa ti faranno apprezzare ancora di più il dono della vita.

Qui potrai veramente sentirti all’interno delle pagine di un libro di geografia o il fotografo di un documentario di National Geographic.

Come arrivare nella foresta Amazzonica peruviana?

La foresta Amazzonica è davvero enorme, copre fino a 9 nazioni, ma ha origine proprio in Perù.

Ci sono due vie differenti di accesso alla foresta e sono: Iquitos, la più grande città al mondo non raggiungibile via terra (solo in aereo o nave), al Nord, e Puerto Maldonado al Sud. Io ho visitato la parte al Nord, e devo dire che lo rifarei altre mille volte, per via della sua autenticità.

Come dicevo ci sono solo due modi per raggiungere la foresta Amazzonica a Iquitos e sono:

-aereo, partendo per esempio da Lima (circa 2 ore) e atterrando a Iquitos

-nave, partendo dal porto di Yurimaguas sul Rio Maranon. Al porto ti attenderà una vecchia nave cargo enorme, che per pochi euro, in solo 4 giorni, ti porterà a destinazione.

Questa seconda opzione è per i veri avventurieri, per chi ha più tempo a disposizione e chi vuole intraprendere letteralmente un viaggio nel viaggio.

Per compiere questa vera e propria missione, dovrai munirti di un’amaca, che troverai nelle bancarelle dei mercati sud americani e una volta individuato il tuo posto sulla nave appenderla su qualche trave. Sarà il tuo letto per 3-4 notti.

Il biglietto comprende anche il cibo, che verrà servito 3 volte al giorno in un’area comune. Non aspettarti piatti elaborati in quanto molto probabilmente mangerai riso e pollo per tutto il tempo.

So che sembra un’impresa davvero tosta, ma in realtà sono giorni che non dimenticherai mai. Farai nuove conoscenze, ti perderai nei tramonti e potrai avere il lusso di vedere con i tuoi occhi e lentamente come si svolge la vita nei villaggi sul fiume.

In alternativa, informati meglio, magari chiedendo al porto, esiste una nave che ci mette meno, a maggior prezzo però.

Iquitos

Quando ho messo piede per la prima volta in questa città non volevo crederci. Caldo davvero incontenibile, umidità che mi ha resa fradicia in un battito di ciglia e un caos davvero assordante. Ma ero totalmente affascinata da tutto ciò che avrei vissuto qui, che ognuna di queste cose è passata in secondo piano all’istante.

Qui abitano circa mezzo milione di persone e ti assicuro che ognuna di loro possiede un mezzo rumorosissimo, altrimenti non si spiegherebbe tutto quel traffico che nemmeno Nuova Dheli negli orari di punta.

Ma a parte questo, Iquitos è una cittadina carina, ovvero base perfetta per visitare la foresta senza il bisogno di aprire un mutuo.

Qui troverai un mercato locale in cui rifornirti, altri supermercati, diversi ristoranti e una piazza principale in cui trascorrere qualche ora la sera ammirando la vita dei locali.

Inoltre quando il sole cala puoi fare una bella passeggiata sul Malécon scoprendo i mercatini artigianali, visitare il barrio de belén e il suo mercato, non perdendoti assolutamente il “pasaje paquito”, il mistico vicolo, nonché mio preferito naturalmente, di questo mercato.

Dove dormire e cosa mangiare?

Nell’Amazzonia peruviana regnano sovrani i famosi lodge: sono delle capanne situate nel bel mezzo della giungla che ti permetteranno di addormentarti con i rumori della foresta e svegliarti con albe incredibili. Il prezzo per queste strutture non è molto economico e in alternativa si può sempre optare per un confortevole hotel a prezzi più accessibili nella città di Iquitos e da lì esplorare la giungla con i numerosi tour.

Invece parlando di cibo, la cucina in queste zone è veramente molto particolare e varia. Onnipresente è naturalmente la frutta, in ogni forma e colore possibile e immaginabile. Ti consiglio di provarla la mattina al mercato centrale a Iquitos o di acquistarla al famoso mercato di belén lì in zona.

Buonissimi i succhi freschi, ovviamente il cocco, le banane giallissime, la maracuya e l’immancabile ananas, il più buono mai mangiato in vita mia.

Non mancano moltissime varietà di pesci come il “Paiche”, ovvero il pesce più grande del Rio delle amazzoni e inoltre ti avviso, troverai carne di ogni tipo.

In Amazzonia si mangia carne di coccodrillo, tartarughe, armadilli e veri e propri vermi giganti. Quello che vedrai qui non lo vedrai mai più da nessuna parte nel mondo.

Quali attività puoi svolgere nella foresta Amazzonica?

Sono davvero moltissime le cose che puoi fare in un posto come questo e comincerò proprio da quella che mi ha segnata di più, nonché scopo principale della mia gita qui, ovvero: la cerimonia di Ayahuasca con uno sciamano.

Non scenderò troppo in dettagli su questa esperienza in questo articolo, in quanto questi argomenti, specialmente in Italia, sono ancora dei tabù. Posso solo dirti di documentarti e renderti conto della potenza di certe cose che la Pachamama ci regala.

Altre attività che puoi svolgere sono:

Visitare i villaggi delle tribù locali

Escursioni in canoa sul rio dentro la foresta ammirando specie di animali e piante mai visti prima

Trekking di giorno o di notte nella foresta alla ricerca di animali

Scoprire la riserva naturale Pacaya-Samiria

La Pesca dei piranha

È pericoloso?

No, non è pericoloso, non c’è nulla di cui aver timore. Spesso le persone credono che viaggiare così lontano potrebbe metterli in pericolo, ma non è affatto così. A volte è normale aver paura di ciò che non si conosce, la nostra società per esempio è basata in generale sulla paura. Veniamo programmati ad aver paura fin da piccoli. Paura del futuro, paura di ammalarsi, paura di viaggiare da soli, ma il mondo va scoperto e i pregiudizi andrebbero messi da parte imparando a vivere in prima persona le esperienze per poi giudicarle.

Che viviamo a fare altrimenti?

Ecco, magari evitiamo di addentrarci a piedi nel cuore della foresta di notte da soli, per il resto niente panico.

Quando andare?

Comincio dicendo che il caldo e soprattutto la tanto temuta umidità qui regnano sovrani tutto l’anno e che il periodo ideale per un viaggio in questo meraviglioso angolo di mondo è durante la stagione secca: da maggio a ottobre.

Da novembre ad aprile c’è la stagione delle piogge e quindi è meglio non mettere proprio piede qui in questo periodo, in quanto la foresta si allaga non poco e molte attività vengono sospese.

Quindi se hai bisogno di ritrovarti, di utilizzare al meglio il tuo tempo e di riconnetterti un po’ alla natura, considera un bel viaggio qui magari a settembre o durante la nostra estate.

Cosa portare in questo viaggio?

Prendi esempio da chi viaggia per mesi interi con solo 5 magliette appresso, come la sottoscritta, e portati meno cose inutili possibili, ti si aprirà un mondo te lo assicuro.

Non avrai bisogno di molto se non di una mente aperta per questo genere di viaggi, ma, c’è un ma.

Di vitale importanza: repellente per le zanzare e vestiti leggeri, sia lunghi che corti, possibilmente in cotone in quanto l’umidità, come dicevo poco fa, è davvero travolgente.

Anche una giacca impermeabile e una crema solare sono molto utili, ma ricordati: meno è meglio e quale miglior momento per avvicinarsi al minimalismo di questo?

Buon viaggio, vivrai delle avventure che non scorderai mai, promesso.

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